Volontariato & co.
E' un po' che ho allentato i fili del volontariato.
Prima, almeno due volte al mese, ero parte attiva della Città della gioia e, con un po' meno frequenza anche in Avis.
Ora ho rallentato i ritmi di brutto.. alla città della gioia non ci sto più andando e mi dispiace un casino, ma il motivo c'è e non sto certo a spiegarlo qui e non è per non incontrare una certa persona visto che, in ogni caso, continuo a volerle bene e mi basterebbe non essere di turno con lui; semplicemente una spiegazione c'è ma non è né il luogo, né il momento per discuterne.
Con Avis, invece, ho rallentato perché sono piuttosto schifata della situazione in cui versa. L'associazione paga delle persone per portare avanti l'amministrazione e le questione burocratiche ma queste, è più facile trovarle in giro che trovarle in sede per chiarimenti.
Inoltre, una volta che trovano una fessa come me che inizia ad occuparsi di una cosa a gratis, è sottinteso nella parola volontario, no? (leggi "le scuole e l'avis"), automaticamente danno per scontato che lo farà a vita ma soprattutto da sola e così.. fino all'anno scorso mi ritrovavo a fare pubblicità all'avis per 4 ore il sabato mattina senza tenere minimamente conto che io non sono nemmeno donatrice quindi figuriamoci quando mi ponevano delle domande...
Diciamo che la mia partecipazione attuale è solo merito delle persone (solo alcune) che ho trovato in associazione, altre era meglio perderle.
Chiusa la parentesi Avis, sono dell'idea che c'è tantissimo bisogno di volontari; ho un'amica che si è fissata a tutti i costi di fare la volontaria in gattile.
Ho pensieri contrastanti in merito.. mi viene da pensare che con tutta la gente che ha bisogno di noi, in particolare ora che è inverno, andare a dar da mangiare ai gatti (o cani) mi pare un po' un sacrilegio.. ma poi penso che anche cani e gatti sono creature e hanno bisogno anche loro di sostentamento.
Onestamente prevale un po' più la prima idea ma il mondo è bello perché è vario ed è giusto che ognuno segua quel che sente di poter fare.
Prima, almeno due volte al mese, ero parte attiva della Città della gioia e, con un po' meno frequenza anche in Avis.
Ora ho rallentato i ritmi di brutto.. alla città della gioia non ci sto più andando e mi dispiace un casino, ma il motivo c'è e non sto certo a spiegarlo qui e non è per non incontrare una certa persona visto che, in ogni caso, continuo a volerle bene e mi basterebbe non essere di turno con lui; semplicemente una spiegazione c'è ma non è né il luogo, né il momento per discuterne.
Con Avis, invece, ho rallentato perché sono piuttosto schifata della situazione in cui versa. L'associazione paga delle persone per portare avanti l'amministrazione e le questione burocratiche ma queste, è più facile trovarle in giro che trovarle in sede per chiarimenti.
Inoltre, una volta che trovano una fessa come me che inizia ad occuparsi di una cosa a gratis, è sottinteso nella parola volontario, no? (leggi "le scuole e l'avis"), automaticamente danno per scontato che lo farà a vita ma soprattutto da sola e così.. fino all'anno scorso mi ritrovavo a fare pubblicità all'avis per 4 ore il sabato mattina senza tenere minimamente conto che io non sono nemmeno donatrice quindi figuriamoci quando mi ponevano delle domande...
Diciamo che la mia partecipazione attuale è solo merito delle persone (solo alcune) che ho trovato in associazione, altre era meglio perderle.
Chiusa la parentesi Avis, sono dell'idea che c'è tantissimo bisogno di volontari; ho un'amica che si è fissata a tutti i costi di fare la volontaria in gattile.
Ho pensieri contrastanti in merito.. mi viene da pensare che con tutta la gente che ha bisogno di noi, in particolare ora che è inverno, andare a dar da mangiare ai gatti (o cani) mi pare un po' un sacrilegio.. ma poi penso che anche cani e gatti sono creature e hanno bisogno anche loro di sostentamento.
Onestamente prevale un po' più la prima idea ma il mondo è bello perché è vario ed è giusto che ognuno segua quel che sente di poter fare.
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