Gli incubi

Da quando ha fatto un po' più freschino, le mie bimbe hanno iniziato a dormire senza mai svegliarsi. Ho tirato un sospiro di sollievo, ma, evidentemente, l'ho tirato troppo presto.
Da tre giorni a questa parte hanno ripreso a svegliarsi, a chiamarmi e a pretendere il lettone o le coccole.
Ovviamente provo sempre prima con le coccole, non voglio abituarle al lettone, anche se ci sono tremila teorie sul co-sleepping, ma ho deciso di non prenderle nemmeno in considerazione visto che io, per prima, ho fatto dannare i miei genitori fino ai 14 anni pretendendo di dormire con loro ed esasperandoli a tal punto che hanno dovuto aggiungere un letto di fianco al loro lettone.
E quando, finalmente, mi sono sentita pronta ad andare nel mio letto, ricordo ancora le notte interminabili passate ad occhi aperti a cercare la mia lucina della notte o ad alzarmi e scrivere.. ai tempi scrivevo molto, ho riempito quaderni e diari, tutti chiusi a chiave nella cantina dei miei genitori.
Insomma dicevo.. provo con le coccole e se i risvegli diventano tanti, la prendo e la metto nel lettone (se si svegliano entrambe non so.. ancora non è mai successo).
E così i primi due giorni abbiamo avuto prima Sofia poi Ilaria a dormire con noi, ma sono state brave, niente calci in bocca o craniate.
Ieri mi sono impegnata maggiormente ed ho concesso una dosa raddoppiata di coccole e sono riuscita ad addormentarla nel suo lettino fino al mattino, dicendole che Topo Tip, la Sofi, il sole, mamma e papà fanno la nanna, poi tremila carezze e tanti saluti.
Non so, forse hanno gli incubi? Io ricordo che ero terrorizzata e che chiamavo i miei genitori in continuazione, li ho esasperati a non finire..
Mi prende un po' male sentire le mamme che mi dicono "ancora a due anni e mezzo ti si svegliano la notte?" e io che lo ritengo anche un po' normale rispondo sempre che sì, si svegliano, ma basta una carezza o due parole che subito si riaddormentano e loro mi rispondono "che vabbè però non è normale!"
Normale o no sono abituata, spero solo che non diventi un peggiorare continuativo.


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