San Valentino e la coda

Già da venerdì ho iniziato a cucinare, grazie ad un impegno fantacalcistico improrogabile, sono rimasta a casa da sola con le bimbe.
Ho iniziato a cucinare promettendomi di smettere se le bimbe avessero iniziato a fare le lagne e invece... vado di cheescake e a metà, prima Ilaria, poi Sofia, sono venute a farsi cambiare il pannolino e a mettere il pigiama, poi sono tornate di là a giocare.
Sono passata al tiramisù e, al momento di accendere le fruste per montare le chiare a neve, ho sentito un inquietante silenzio e sono andata a controllare..
Le pupe già dormivano divinamente e sole stringendo "la bimba" e "chicchi", mi sono sentita quasi in colpa di non aver assistito con le carezze, al loro sonnellino.

Il giorno seguente, dopo aver lasciato le pupe in compagnia della suocera, sono andata a trovare mia mamma che non sta per niente bene e, dopo averle fatto la spesa, sono tornata su.
Abbiamo dormito tutti quattro insieme e poi ci siamo fatti una passeggiata per Cattolica e, infine, mi sono dedicata agli ultimi preparativi per San Valentino; abbiamo sfamato le bimbette che, ultimamente, mangiano pochissimo e le abbiamo portate dai nonni.
Ci siamo gustati la cena con calma e poi, come ogni sera ormai, ci siamo appisolati sul divano di fronte la tv a guardare Napoli-Palermo (che culo).
Le portate sono state: cheescake al pesto con pomodorini confit (e bottiglia di champagne), spaghetti burrata e bottarga (con bottiglia di Praepositus dell'Abazia di Novacella), bocconcini di rana pescatrice al profumo di limone e zenzero con contorno di patate soffiate al curry, mandorle e peperoncino e, per finire, tiramisù con gocciole ai frutti di bosco e zuccherini a forma di cuore.
Insomma ci siamo alzati dalla tavola che eravamo tronfi e infatti il divano è stato più che ammaliante e ci siamo abbandonati tra le sue grinfie.

Il giorno seguente la sveglia era alle 6, dovevamo andare a Bergamo per comprare una bicicletta elettrica e poi a pranzo fuori a festeggiare un secondo San Valentino.
Si parte, prima sosta in autogrill e colazione, dopo poco una ragazza di Modena chiede l'amicizia a Marco (questo particolare servirà più avanti nel racconto), lui rifiuta e proseguiamo il viaggio.
Andiamo avanti per un bel pezzo e, al momento di uscire, panico! Non c'è più il portafoglio (ogni volta che mette quei pantaloni è assodato che perde il portafoglio), niente pago io e usciamo.
Lo cerchiamo per un po' ma poi ci convinciamo (dopo miei pianti isterici) che è a casa, che è scivolato quando ho tirato su tutta la sua roba.
Come si fa? eravamo a Bergamo per comprare una bici e non avevamo più i soldi.. ok prelevo io e gli lasciamo la batteria come pegno per chiudere il pagamento.
Paghiamo e andiamo via, la giornata è stata pessima quindi niente pranzo, era meglio pensare alla benzina per il ritorno e al pedaggio, ci fermiamo in un mega centro commerciale quando ci arriva una telefonata.
La polizia di Malpensa! Una ragazza che era lì presente, aveva trovato e riportato il portafoglio ma doveva partire in volo.
Noi ci siamo rimessi in viaggio e dopo poco più di un'ora avevamo nuovamente il malloppo, compresi i soldi: onestà imbarazzante. Peccato poi che ci siamo presi la multa per aver sostato più di 10 minuti nella zona dei saluti (multa che sarà intorno agli 80 euro se ci va bene, 318 se ci va male).
Potevo spostarmi, è vero, ma col piffero che sarei riuscita a tornare dove ero...
Giornata movimentata, abbastanza stressante, ci siamo fermati a mangiare in autogrill e siamo tornati a casa alle 18 io ero morta, non abbiamo nemmeno cenato.


Commenti

  1. Ma che cuoca incredibile sei? Io se mi impegno faccio un arrosto...

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  2. Wow che cenetta superlativa che hai fatto!!!io ho fatto cheescake alla nutella e pasta alla gricia (e frittelle tipiche di qua ma queste le abbiamo fatte assieme)!
    E che culo il portafoglio!quindi era la tipa che vi aveva chiesto l'amicizia quella che ve l'ha trovato?

    Spipp

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